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A door to another world

A door to another world
Progetto di un allestimento temporaneo che mette in mostra una serie di tappeti per la Galleria Battilossi (Via Giovanni Giolitti 45G, Torino) e ideazione di spazi virtuali nei quali ambientare i tappeti contemporanei della collezione Caleido di Battilossi.​​​​​​​
Il progetto è il risultato di un’ampia ricerca sulle molteplici sfaccettature riguardanti il complesso mondo del tappeto.
Da questa prima fase abbiamo estrapolato alcuni concetti chiave da trasportare all’interno dell’allestimento della Galleria Battilossi: la storia, la simbologia e il rapporto con l’uomo e la casa.

Ciascuno di questi crea un filo narrativo all’interno dello spazio: al piano superiore le forme si innalzano verso l’alto, sono leggere e rimandano alla simbologia del portale celeste e agli archi caratteristici della città di Torino.

Al piano inferiore l’atmosfera è più intima e raccolta e si ha una sensazione di avvicinamento al terreno: le strutture diventano più basse e tra i tappeti presentati ci sono quelli da preghiera e i meditation mat. L’inserimento delle carte da parati rimanda alla metafora dell’eden, di solito presente nel disegno dei tappeti antichi.

Gli espositori sono composti da due materiali: le basi sono in mdf ignifugo, mentre le strutture sono in tondino metallico verniciato effetto rame.
Le forme delle basi, in accordo con il concept, sono curvate e sono modulari per poter essere assemblate più facilmente durante l’esposizione.
I colori scelti sono quelli tipici del loro materiale, ovvero il rosso (RAL 3014) e il verde (RAL 6019).
Le strutture sovrastanti in tondino sono scomponibili grazie a dei giunti che permettono di trasportare facilmente l’assemblaggio e il trasporto dei diversi pezzi all’interno dello showroom.
IL CONTESTO
L’edificio in cui risiede la Galleria Battilossi (che si affaccia su Piazza Maria Teresa) si chiama Casa Ponzio Vaglia ed è stato progettato nel 1836 dall’architetto Alessandro Antonelli.

A Torino questo palazzo è noto come la casa delle regine vedove, in quanto è stato successivamente comprato da Maria Cristina, vedova di Carlo Felice. Dal 1849 è diventato la residenza di Maria Teresa d’Asburgo-Lorena, vedova di Carlo Alberto di Savoia.

La Galleria è inserita all’interno di un contesto privilegiato, nel centro della città di Torino, vicino a Piazza Vittorio Veneto e la Mole Antonelliana. Nei dintorni sono presenti anche altre realtà, legate al mondo del tessile e dell’arte.

PLANIMETRIE
L’edificio ha una struttura molto complessa ed è stata una sfida per noi trovare delle soluzioni allestitive adatte e in armonia con l’architettura preesistente.
Possiamo infatti notare già dalle planimetrie di progetto la complessità architettonica.
(con i colori sono evidenziati i tappeti e le strutture per esporli)
planimetria del piano terra                                                                                                             planimetria del piano interrato​​​​​​​
Schemi propedeutici alla comprensione dello spazio: il sistema illuminotecnico, i flussi delle persone e le funzioni delle diverse zone.
planimetrie del piano terra (prima riga) e planimetrie del piano interrato (seconda riga)​​​​​​​
SEZIONI
sezioni in ordine: AA', BB', CC', DD'
PROSPETTI
Attraverso i prospetti si comprende come lo showroom dialoga con l’esterno e il modo in cui le vetrine sono state allestite.
prospetto su Via Giovanni Giolitti                                                                                                   prospetto su Via della Rocca
PALETTE
Per gli espositori sono stati individuati materiali facilmente reperibili, ovvero il tondino di acciaio (per le strutture) e l’mdf rosa ignifugo e verde idrofugo (per le basi). Il primo è verniciato con colorazione rame, mentre il secondo mantiene i due colori di fabbricazione (verde e rosso), di cui abbiamo scelto il corrispondente codice colore RAL.

La scelta degli specchi è funzionale per creare dei  giochi di riflessi tra i tappeti, supporti e spazio circostante.

La carta da parati scelta è stata inserita come riferimento alla metafora dell’eden, spesso presente nel disegno dei tappeti antichi.
GLI ESPOSITORI
Le basi degli espositori hanno delle misure progettate in modo che possano essere assemblate in diversi modi, a seconda delle esigenze espositive.
Le dimensioni sono proporzionate e in questo modo si possono unire tra di loro forme differenti, in maniera creativa, a seconda del tappeto esposto.
Ad esempio, nel disegno si vede come si possono unire due pezzi, ottenendo una forma più grande che può ospitare tappeti più ampi.

Ogni struttura è sorretta da dei cilindri in mdf ignifugo che la collegano alla base grazie a degli spinotti autoforanti, che consentono il fissaggio del tondino metallico. Le basi sono collegate tra di loro tramite delle spine di legno, che ne permettono un facile assemblaggio e smontaggio.
Nei disegni tecnici a seguire sono riportati alcuni esempi significativi di strutture utilizzate per l’allestimento
Dettaglio tecnico di un espositore del piano terra, che presenta l’inserimento di uno specchio (evidenziato in azzurro nel disegno), il cui raggio di curvatura è uguale a quello del semicerchio.

La dimensione dell’arco viene ripetuta anche nelle altre strutture, sia al piano superiore che inferiore, in modo da creare delle forme proporzionate.
Disegno tecnico di un espositore posto nella prima sala, pensato per i tappeti di lunghezze più importanti, che vengono sostenuti da un ripiano in mdf ignifugo verde, fissato ai tondini tramite quattro fermi.
Disegno tecnico dell’espositore centrale della prima sala al piano terra. In questo caso è visibile il retro del tappeto grazie ad una lastra di plexiglass curvata, fissata a quattro tondini.

La particolarità di questa struttura è il fatto che può essere attraversata dai visitatori, come se fosse un portale.
GLI ARREDI
Gli arredi scelti, ad eccezione degli elementi accessori, sono dell’azienda Baxter, con la quale la Galleria Battilossi ha già intrattenuto delle collaborazioni.
La scelta è stata guidata dal concept progettuale, che prevede linee curve e riferimenti ai temi legati al mondo del tappeto, considerando pieni e vuoti in base al piano su cui ci si trova.

Gli apparecchi illuminotecnici sono invece dell’azienda Parachilna, in quanto riprendono un’estetica riconducibile all’Oriente.
IL PROGETTO
Il percorso di tesi è iniziato con la visita alla Galleria Battilossi e il successivo rilievo dello spazio. In seguito, abbiamo svolto una ricerca specifica sul tema, approfondendo alcuni aspetti di nostro interesse.
Grazie ad essa abbiamo individuato la soluzione per l’allestimento in versione digitale e siamo passate a produrre modelli fisici del progetto.

Il plastico dell’edificio è in scala 1:10 ed è stato realizzato in modo tale che ogni sala possa essere scomposta e analizzata al suo interno. Questo ci ha permesso di acquisire più consapevolezza dello spazio e dell’impatto visivo degli espositori e dei tappeti, relazionandoli all’architettura preesistente.

La presentazione finale del progetto avviene grazie a delle foto scattate direttamente al modello, con all’interno le nostre strutture e gli arredi.
Inoltre, per le prospettive più complesse da ottenere con le fotografie sono state prodotte delle scene concettuali di presentazione, dal modello 3D dello spazio.
LE VETRINE
prospetto di Via Giovanni Giolitti e di Via della Rocca con inserimento del progetto, visto dalle vetrine
VISUALIZZAZIONE DEL PROGETTO
ARCHITETTURE VIRTUALI
Le architetture virtuali sono pensate per essere inserite nel catalogo della collezione dei tappeti contemporanei.

Il nostro obiettivo è stato quello di rendere il tappeto protagonista, all’interno di due atmosfere: in una l’intimità e il raccoglimento e nell’altra la tensione verso il divino.
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